Un progetto cantautorale che si nutre di molteplici suggestioni muovendosi fra musica zingara e swing manouche, fra suoni di fanfare slave e deserti americani, col cuore vinto dall’ebbra fascinazione delle fumose caves esistenzialiste e dei cabaret berlinesi. Un inno al nomadismo, alla dromomania, al meticciamento dei popoli.

www.gianmariasimon.it

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